Quanto paghereste per stare su un’isola di sole donne?

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Volete una vacanza dagli uomini? Dal giugno scorso è possibile. A largo delle coste finlandesi, di fronte a Helsinki, un’isola privata di poco più di tre ettari di spiagge e boschi è off limits per tutti gli uomini. Si tratta di SuperShe island, nel mar Baltico, Leggendo i titoli dei giornali stranieri ho pensato nell’ordine che potesse essere un’isola dedicata all’amore saffico, magari di ispirazione classico, oppure un’oasi di femminismo estremo, per sperimentare una società tutta al femminile. In realtà non è né l’una né l’altra cosa.

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L’idea è dell’imprenditrice americana Kristina Roth, che ha (banalmente) notato durante una vacanza che la presenza maschile spingeva le donne a truccarsi e vestirsi in modo da essere piacenti. Perché allora non eliminare la causa di un tale condizionamento per vivere davvero una vacanza che permetta di essere se stesse al naturale? E per farlo, naturalmente, basta eliminare gli uomini. Il resto è un condimento di meditazione, pratiche olistiche, benessere, dieta purificante è così via.

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Un’idea come un’altra, una trovata nella diversificazione dell’offerta turistica. Non proprio. Le possibilità di accedere a una vacanza così esclusiva non è alla portata di tutti. Innanzitutto per il prezzo: 4mila euro una settimana. Tutt’altro che a buon prezzo. Ma non solo. Per essere ammesse è necessario anche sostenere un colloquio. E già perché l’obiettivo è quello non solo di trascorrere una settimana staccando la spina nella natura lontano dagli uomini, ma anche quello di fare network ad alto livello.

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E già, perché l’isola è la versione reale della SuperShe society, di cui è necessario essere membri per poter sbarcare sulle spiagge dell’isoletta. Niente di male, certo. Di club al maschile, in cui per altro si fa business, ne esistono così tanti al mondo, e anche a Milano. Club che hanno nello statuto l’esclusione di frequentazioni femminili. Per cui ci sta. In più ha la creatività femminile di scegliere un posto di straordinaria bellezza per star bene. L’unica pecca è che si tratta di un’iniziativa dedicata ad un élite. E forse alla fine a calcare la sabbia di SuperShe island si rischia che siano mogli e figlie di, piuttosto che manager e imprenditrici alla ricerca di un luogo in cui rigenerarsi e fare networking. Che non si venda, quindi, come iniziativa di empowerment.

Se volete togliervi la curiosità, date un occhio al video di presentazione: