Tutte le sfumature di Elisabetta II, al suo 91esimo compleanno

elisabettaIl 21 aprile compie 91 anni Sua Maestà la Regina Elisabetta II, una delle donne più famose del pianeta. Non alta, ma con una “statura” immensa, e una vita intensamente vissuta. Sul finire della seconda Guerra Mondiale, giovanissima, già indossava la divisa militare come ausiliaria per l’esercito, mentre a soli 27 anni (era il 1953) fu incoronata Regina del Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa, Ceylon e Pakistan.

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Una figura che ha segnato la storia del suo Paese (e non solo), e che stando alle parole del biografo Robert Hartman, nel 2012 affermò: “Non potrei mai vestirmi di beige, perché nessuno saprebbe chi sono”.

pantone-queen-800x540E così è stato. La regina Elisabetta è, infatti, sul trono da quasi 64 anni senza aver mai indossato il beige: un colore da lei ritenuto debole e anonimo, poco adatto a rappresentare una Regina. Mentre a lei serviva trasmettere un’immagine istituzionale, stabile, coerente e riconoscibile. Perciò optò sin da subito per quella che sarebbe stata la sua “divisa”: i famosi total look pastello, fatti di colori chiari, luminosi, visibili (tanto che esiste il Pantone Queen). Il motivo? Essere, appunto, ben visibile anche se circondata dalla folla, o se seduta su un palco. Destinando il colore nero alle sole le cerimonie funebri.

Quasi paradossalmente, la sua strategia stilistica è passata attraverso i colori pastellati, e le sfumature tipicamente associate all’infanzia. Ma i rosa, gli azzurri, gli acquamarina, i lavanda e il giallo ranuncolo, di fragile e delicato addosso a lei non hanno nulla. Anzi. La costruzione dei suoi look è tale da renderli ‘seri’ e autorevoli, perché, come un sarto di corte ha affermato: “Gli abiti sono parte della sua armatura“.

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Il cappottino abbinato all’abito è lineare ed essenziale, rinforzato alle spalle (dettaglio sartoriale che metaforicamente richiama la capacità di sostenere il peso delle responsabilità);

il cappello è quasi sempre alto e strutturato (dando maggior slancio alla sua figura e palesandosi come una corona), ma abbastanza scostato dal viso per non nasconderlo, e sempre stabilmente calzato sul capo a prova di vento;

il filo di perle veste e ‘protegge’ il collo, un punto del corpo particolarmente vulnerabile se pensiamo al campo di battaglia;

guanti, quasi sempre bianchi, creano una sorta di regale ‘distacco’ dalla gente, oltre ad avere una loro funzionalità per ragioni igieniche;

borsa e scarpe, in indissolubile binomio, quasi sempre di colore nero, per conferire ‘solidità’. La borsa peraltro sempre uguale (alternando alcuni modelli di Launer, molto simili tra loro, e tutti dalle linee piuttosto rigide), così come le calzature decolleté con poco tacco.

Sempre uguali l’acconciatura, il rossetto, lo smalto per le unghie (di una sfumatura rosa naturale).

Mentre le sue coetanee – compresa la sorella principessa Margareth – si affannavano, decade dopo decade, a seguire e interpretare i capricci della moda, lei è rimasta fedele a se stessa, ai sarti inglesi e alla sua ‘uniforme’, con grande coerenza. Tutto molto controllato e tutto molto stabile nel segno della continuità. Come un monarca dev’essere.

E nessun dettaglio va trascurato. Per far sì che i suoi capi siano perfetti in ogni occasione, il suo staff procede ogni volta a verifiche accurate. C’è il rischio di folate di vento improvvise? Lo staff testa il movimento dei tessuti con ventilatori elettrici e, se si rivelano troppo leggeri, inserisce all’interno degli orli piccoli pesini come quelli per i tendaggi.

La perfezione dei look della Regina deriva anche dalle caratteristiche dei tessuti impiegati, che devono essere tutti, rigorosamente, anti-stropiccio. E se ciò significa anche indossare stoffe poco traspirabili, non è un problema. Come ha affermato Angela Kelly, una delle sue addette al guardaroba, “La Regina non suda mai”. Punto.

queen-elizabeth-handbagAnche la borsetta diventa un efficace strumento di comunicazione (non verbale) con il suo staff in occasione di eventi ufficiali: se la appoggia sul tavolo durante ad una cena, manifesta il desiderio di andarsene, se la posa a terra significa che non gradisce la conversazione e che richiede l’intervento della sua dama di corte.

Ma cosa contiene davvero la borsetta della Regina? Si dice non manchino mai gli occhiali da lettura, le mentine, uno specchietto, il rossetto e una stilografica. Nessun documento d’identità, nessun portafogli. Con l’eccezione della domenica, quando viene aggiunta una banconota da 5 o 10 sterline, ‘meticolosamente ripiegata’, come racconta la biografa reale Sally Bedell Smith, per le funzioni religiose.

Proprio lo scorso anno, in occasione del suo 90° compleanno, è stata allestita a Londra la Mostra ’Fashioning a Reign: 90 Years of Style from the Queen’s Wardorbe’. Un’occasione unica per apprezzare da vicino l’articolato guardaroba della Regina, che l’ha accompagnata nei suoi viaggi istituzionali, oltre a visite, celebrazioni e cerimonie. Tra tutti, spiccavano gli abiti preziosissimi che indossava il giorno della sua incoronazione e del suo matrimonio. Quelli sì, ricamati, opulenti, ricchi e sfavillanti. Da vera Regina.

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