Un secondo referendario: gli hashtag di Renzi

renzi#IGiochiSonoFatti

4 dicembre 2016, ore 22.59. Tecnicamente i giochi non sono ancora fatti. Manco io, un secondo ed entrerò io nel seggio a depositare la mia scheda. Ho voluto essere l’ultimo a votare per il referendum che ho voluto così tanto.

#ReferendumCostituzionale

Ma anche e soprattutto referendum su di me. È vero che votammo sul divorzio e non su Pannella, ma stavolta è diverso. Non è giusto ma non posso dare la colpa a nessuno, mi ci sono messo io in questo vicolo cieco, ho detto io che se perdevo andavo a casa. Poi ho provato a sterzare, ma ormai era tardi.

#MatteoStaiSereno

Provo a dirmelo, ma non funziona, anche perché mi viene in mente quell’altro, Enrico, che doveva star sereno e non gli è andata troppo bene. Però sono trent’anni che sento chiedere delle riforme, quindi non dovrei preoccuparmi. Non dovrei, ma…

#BastaUnSì

Mamma quanto pesa questa scheda tra le mani. L’ultimo voto è proprio il mio. E se fosse quella decisiva? Proprio la mia, capace di far pendere la bilancia quel tanto che basta. Basta un sì, appunto. Lo abbiamo detto e raccontato in tutte le salse, spiegato in tutte le piazze, annunciato in tutte le trasmissioni. Eppure, il No è in testa nei sondaggi.

#ISondaggiNonCiPrendonoMai.

Se ci prendessero, alla Casa Bianca ci sarebbe Hillary Clinton e la Gran Bretagna non starebbe uscendo dall’Unione Europea. Quindi, stanno sbagliando anche stavolta, non può essere altrimenti.

#UltimoVoto

«Il signor Matteo Renzi può votare» annuncia il presidente di seggio. E vorrei pure vedere, con quanto mi sono speso per arrivare a questo punto. Entro nella cabina con la matita copiativa e la scheda che apro davanti a me. E ora? Non che io abbia dubbi, ci mancherebbe, solo che fa strano pensare che tra un secondo sarà tutto finito. Tutto deciso, anche se non si sa ancora in che modo.


Un Secondo è il racconto in prima persona dei pensieri immaginati dallo scrittore Giuliano Pasini. Ogni