Il coraggio del tredicenne Diego di sbagliare un rigore

foto di Marche in gol

foto di Marche in gol

“Un giocatore lo vedi dal coraggio , dall’altruismo, dalla fantasia”. Il grande classico di Francesco De Gregori canta di un Nino del ’68 era un ragazzo immaturo, insicuro. Al contrario Diego Malatesta, 13 anni, ha dimostrato grande maturità, quando, qualche giorno, fa durante il Campionato Giovani Cadetti ad Ancona ha deliberatamente sbagliato un rigore perchè l’arbitro l’aveva fischiato erronemente. Il rigore che avrebbe assicurato la vittoria alla sua squadra.

Diego ha dimostrato che si vince anche senza fare goal. Nessuno lo ha insultato, anzi ha avuto il sostegno dell’allenatore, della squadra ed i complimenti dell’allenatore della squadra avversaria. Un caso più unico che raro che merita di essere evidenziato. Un Caso di fair play che deve fare notizia, che serva da esempio ai nostri figli, spesso troppo spinti da noi genitori, cattivi tifosi, a far finta di nulla, a fare fallo, a negare l’evidenza..per portare il punto a casa.

cassanoNel 1975 il C.I.F.P. (Comitato Internazionale Fair Play) pubblicò “La Carta del Fair Play”, un documento che elenca i concetti cardine del fair play. Questo documento è un decalogo internazionale dei nobili principi cui chiunque pratichi lo sport dovrebbe ispirarsi. Eccoli:
1. Fare di ogni incontro sportivo, indipendentemente dalla posta e dalla importanza della competizione, un momento privilegiato, una specie di festa;
2. conformarmi alle regole e allo spirito dello sport praticato;
3. rispettare i miei avversari come me stesso;
4. accettare le decisioni degli arbitri o dei giudici sportivi, sapendo che, come me, hanno diritto all’errore, ma fanno tutto il possibile per non commetterlo;
5. evitare le cattiverie e le aggressioni nei miei atti, e mie parole o miei scritti;
6. non usare artifici o inganni per ottenere il successo;
7. rimanere degno della vittoria, così come nella sconfitta;
8. aiutare chiunque con la mia presenza, la mia esperienza e la mia comprensione;
9. portare aiuto a ogni sportivo ferito o la cui vita sia in pericolo;
10. essere un vero ambasciatore dello sport, aiutando a far rispettare intorno a me i principi suddetti.

Oggi, 15 ottobre, a Budapest si terrà l’assemblea generale e la premiazione del CIFP 2015. Nella home del sito si può condividere la propria storia che riguarda il fair play nel gioco. Per il prossimo anno perchè non segnalare l’esemplare comportamento del giovane Diego? Per una volta, dai grandi campioni agli adulti che fanno la partitella nel campetto sotto casa, hanno tutti da imparare da un giovanissimo atleta.