Educare all’empatia si può?

scuola danimarcaHo scoperto, per caso, che in Danimarca, le scuole di ogni ordine e grado prevedono l’ “ora della classe”, detta “Klassen tid”. E’ un’ora durante la quale i bambini imparano ad ascoltare e a trattare i problemi che, probabilmente, da soli non riuscirebbero ad affrontare e a gestire. E’ un’ora nella quale ognuno può esprimersi senza remore o imbarazzo, è un momento di condivisione, in cui tutti i bambini possono sentirsi liberi e percepire negli altri il sentimento di solidarietà.

A tal riguardo, uno studio dell’Università del Michigan, ha evidenziato che gli studenti degli anni 2000 hanno quasi il 50% in meno di sentimento di empatia, rispetto a quelli degli anni 80 e 90. Empatia intesa come capacità di “mettersi nei panni degli altri”, di cui Alley Oop ha parlato in un’intervista a Barbara Forresi, psicoterapeuta che da anni si occupa di adolescenti e nuove tecnologie.

Non è semplice verificare quanto l’ora di empatia sia stata efficace una volta che gli alunni saranno diventati adulti, eppure i danesi riconoscono la fondamentale importanza di questo particolare momento, evidenziando quanto siano più tendenti alla depressione e al calo dell’umore gli adulti poco abituati al confronto con gli altri.

Una forma di “ora di empatia” si può trovare anche nelle scuole italiane. Sin dalla prima infanzia, infatti, spesso viene attuata la metodologia del “circle time”, istituita negli anni 70, in cui l’insegnante ricopre un ruolo di mediatore proponendo argomenti e dibattiti e gli alunni, seduti a formare un cerchio, possono esprimersi liberamente.

Il circle time ha l’obiettivo di approfondire la conoscenza reciproca, potenziare l’inclusione e valorizzare le emozioni e le opinioni degli alunni. Il simbolo del cerchio rimanda da sempre al concetto di unione e fratellanza. Tutti sono sullo stesso piano, non esiste primo e ultimo banco e tutti possono guardarsi e partecipare alla discussione. Il potenziamento dell’empatia apporterebbe beneficio anche al processo di apprendimento, secondo i docenti danesi. Per cui, cosa aspettiamo? Tutti in cerchio, parliamo di sentimenti!