L’intreccio di presente e futuro nel racconto dell’adozione

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Chi sono io?
Ognuno di noi si è trovato nella vita a fare i conti con questa domanda. Il senso di identità si costruisce giorno dopo giorno: siamo il risultato delle vicende che ci sono accadute, degli incontri che abbiamo avuto, nel bene e nel male. Per costruire una solida identità abbiamo bisogno di conoscere la nostra storia. In adolescenza questo processo attraversa una fase particolarmente critica: non più bambini, ma non ancora adulti, i giovani cercano il proprio posto nel mondo.

Questo processo risulta più faticoso per i ragazzi adottati, che si trovano spesso a fare i conti con storie frammentate, all’insegna della separazione e del cambiamento, da cui devono inevitabilmente partire per costruire un senso. Inoltre, ai cambiamenti fisici che contraddistinguono questa fase della vita, nel caso dell’adozione internazionale, si sommano la diversità somatica dei figli rispetto ai genitori adottivi, nei quali è quindi difficile rispecchiarsi, e la non facile integrazione tra la cultura del Paese di provenienza e quello di accoglienza.

All’apparenza stranieri, ma cresciuti in famiglie italiane, molti figli adottivi arrivati bambini in Italia oggi sono adolescenti e giovani adulti: secondo la Commissione Adozioni Internazionali sono circa 20.000 gli adolescenti tra i 12 e i 18 anni provenienti da adozione internazionale, e 9.500 quelli da adozione nazionale. Riuscire a integrare le diverse anime che l’adozione porta con sé è un compito non da poco non solo per i ragazzi, ma anche per le famiglie adottive e gli operatori del settore. Per questo il Servizio Pubblico Adozione Lazio e l’Agenzia Regionale per le Adozioni Internazionali con la collaborazione di Amici di Don Bosco Onlus, ha organizzato il seminario gratuito L’intreccio di presente e futuro nel racconto dell’adozione, rivolto in particolare alle coppie in attesa, alle famiglie adottive, agli operatori e aperto a tutti gli interessati.

Il seminario si svolgerà domenica 25 marzo dalle 10 alle 13 presso l’Auditorium – Spazio WE GIL di Roma, largo Asciaghi 5 ed è una preziosa occasione per riflettere sul percorso tramite il quale si costruisce l’identità dei ragazzi che sono stati adottati attraverso la loro voce e quella dei bambini. I giovani adulti sono infatti i protagonisti del cortometraggio Trame, che verrà proiettato durante l’incontro. I protagonisti raccontano la propria esperienza di adottati che hanno cercato di mettere insieme la loro identità, complessa e contesa tra due appartenenze.

La voce dei bambini che hanno già vissuto l’adozione è invece la protagonista dell’e-book animato Da bambino a bambino che, attraverso l’animazione di personaggi in plastilina, racconta ai bambini che stanno aspettando due nuovi genitori l’adozione e le sue fasi. Il progetto è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione CRT, in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli studi di Torino ed è il frutto di alcune interviste fatte a diversi bambini che hanno raccontato cosa significhi essere adottati e venire a vivere in Italia. Protagonista del libro è Moïse, un bimbo burkinabè, che ci racconta la sua storia dall’istituto africano fino all’arrivo in Italia. L’e-book sarà proiettato durante il seminario e sarà scaricabile gratuitamente tramite app.

Dopo la visione si proseguirà con un’intervista doppia a una famiglia adottiva e una ragazza adottata, che permetterà di aprire il dialogo e il dibattito sul tema.
Durante l’incontro interverranno:
Elisabetta Gatto: antropologa (Associazione Amici di Don Bosco) che ha curato il progetto Trame;
Marta Casonato: psicologa (consulente presso l’Agenzia Regionale per le Adozioni Internazionali della Regione Piemonte) che ha curato il progetto Da bambino a bambino;
Daniela Bertolusso: (Associazione Amici di Don Bosco) che intervisterà Aroti Bertelli (adottata adulta, adoption blogger e curatrice del sito www.aroti.it) e una coppia adottiva;
Joyce Manieri: psicologa (referente per il Lazio del Servizio pubblico per le adozioni della Regione Lazio e Agenzia Regionale per le Adozioni Internazionali);
Chiara Avataneo: assistente sociale (Agenzia Regionale per le Adozioni Internazionali della Regione Piemonte)

Il seminario è gratuito, per partecipare è necessaria la prenotazione inviando una mail all’indirizzo ufficiolazio@arai.piemonte.it oppure telefonando ai seguenti numeri: 3356510330-3357196911-0651686883