#Duedidue: l’incontro delle nostre e delle vostre parole

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Il lunedì è il giorno del cambio delle lenzuola. Il profumo di biancheria cala come un velo fatato sulle stanza e riempie di buon umore. Non può essere un giorno sbagliato se sa di bucato. Luisa ne è convinta e quando ha finito di rassettare casa si prepara un caffé e accende il tablet. Il martedì Simona va in piscina dopo il lavoro. Ha tagliato i capelli corti per fare prima e non fare tardi dopo le 50 vasche in stile libero. ma alla fine quella mezzora negli spogliatoi le tocca lo stesso aspettando Marisa, così scorre lenta il dito sullo schermo dello smartphone. Il mercoledì Luca non accompagna il figlio a scuola e va a lavorare con il treno: 25 minuti non al volante e il tempo di recuperare quel link salvato. Il giovedì Sara porta fuori il cane dei vicini, passeggia lungo il viale facendo slalom fra le aiuole e si tiene compagnia con qualche manciata di parole. Il venerdì Salvatore torna al sud dalla fidanzata, una settimana sì e una no. Otto ore di viaggio e qualche libro come compagnia, ma fra una telefonata e l’altra non si scorda di leggere di quella mostra di foto. Il sabato è giorno di corse, si carica la macchina all’alba per raggiungere il circuito. Ilaria corre sulla moto da cross e tornerà a casa infangata e felice. La mamma fa il tifo da bordo pista ma fra il prima e il dopo sbircia facebook e clicca su un paio di titoli curiosi. La domenica è il giorno della famiglia, si va dalla nonna a mangiare tagliatelle al ragù, Giovanni nel dopo pranzo si annoia aspettando di uscire con gli amici e cerca quel post sull’outing che lo ha fatto sentire meno solo.

Da questa parte dello schermo Greta ha scritto fino al nono mese di gravidanza e fra una poppata e un pannolino tornerà presto a raccontarci dei Millennials. Gianmarco passa le domeniche a scoprire per noi esposizioni non scontate. Francesco ci mette il cuore ogni volta. Stefania ruba i minuti fra l’inaugurazione di una mostra e la partita di pallavolo delle figlie. Giuliano scrive scrive scrive e a volta anche dei #VedoRosa. Il venerdì mattina Riccarda non manca mai, manco quando scende da un areo per prenderne un altro il giorno dopo. Silvia può permettersi di scrivere di tutto tanto che è un punto di riferimento per tutti gli altri. Enza cerca storie, Elena le racconta con gli occhi di altri, Letizia ci spiega gli Xennials e Francesca l’insondabile Generazione Z. Tiziana conosce a memoria tutti i punteggi di Federer, mentre Claudia si appassiona alle fatiche dell’arbitra amatoriale. Francesca è quella che chiami quando hai bisogno di un’idea e non ti delude mai. Federico c’è anche quando non lo si sente e non lo si vede. Ilaria passa ore e ore a intervistare donne di design. Sulle stem contiamo su Eleonora e Francesca ci spiega il mondo delle disabilità. Barbara mette la sua esperienza al servizio delle famiglie 2.0, Chiara ci dice ciò che non vogliamo sentire e Antonella lotta come un leone per esserci per raccontare l’infanzia. Di violenza sulle donne scrive Simona, mentre Maria Cristina ci spiega le nostre potenzialità. Alessandra e Debora fanno incursioni a piacimento rispettivamente da un’agenzia stampa e dalla radio. Valentina e Stefania sfidano il foglio bianco ogni volta, Micaela è un battitore libero, Dario è preciso e puntale, oltre che ultraimpegnato. Mila ti becca tutti i refusi al primo colpo. Poi ci sono le mail di Anna da San Francisco, i post di Gloria da Berlino, Leonardo che scrive da Bruxelles e Deborah da New York. Il 2018 ha visto il debutto di Federica e Deborah, che ci stanno a pieno titolo in questo team poliedrico e coloratissimo.

Non ce ne vorrà Andrea De Carlo se scippiamo per il mese di febbraio uno dei suoi titoli come nostro hashtag. #Duedidue ci sembrava la semplificazione di 24 mesi di storie, commenti, notizie, opinioni, confronti che hanno animato queste pagine. Due come gli anni che Alley Oop festeggerà il prossimo 15 febbraio. Due come i due elementi di questo laboratorio, come lo definii all’inizio: gli autori e i lettori. Due anni di noi due. Noi e Voi insieme. Voi i primi e noi i secondi.

Questo mese lo dedichiamo a quest’incontro, alle parole che scriviamo e quelle che leggiamo nei commenti. Alle mail che ci mandate e alle vostre storie che ci chiedete di pubblicare. In due anni ci siamo parlati, confrontati, scambiati i ruoli e capiti. Da questo lato dello schermo ci sentiamo di dirvi che siamo solo all’inizio di questa avventura per raccontare il nostro tempo e quello che sarà. Dall’altro lato ci aspettiamo che non ci facciate mancare gli stimoli, le idee, i commenti e anche le critiche.

E adesso iniziamo questo mese di festa, perché ce lo meritiamo.

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