Il vero panettone? Un corpo a corpo con il lievito madre

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Una laurea in Economia e Commercio avrebbe dovuto aprirle altre carriere. Ma Carmen Vecchione, 43 anni, di Avellino, ha scelto il corpo a corpo con il lievito madre e oggi è una delle rare donne annoverate tra i Maestri del Panettone, indiscutibilmente artigianale, vincitrice di diversi premi nazionali per la sua arte pasticcera.

Ho sempre avuto la passione per la cucina, anche se ho seguito un percorso di studi diversi, più tranquillizzante soprattutto per i miei genitori”, racconta, “ma avevo chiaro che la mia strada era diversa e dopo la pratica come cuoca in un ristorante di un amico, ho scelto la pasticceria. Ci vuole una predisposizione per l’organizzazione e la precisione quasi maniacale per fare il pasticcere, ed era perfettamente nelle mie corde“.

A maggio 2008 inaugura il suo locale, la Dolciarte, ad Avellino. “Ho voluto da subito fare qualcosa di nuovo, che comprendesse per esempio anche mignon e monoporzione e ho destagionalizzato il panettone, svincolando la sua produzione dal periodo natalizio“. Per avviare la sua attività Carmen ha ottenuto un finanziamento in parte a fondo perduto e in parte a tasso agevolato dall’allora Sviluppo Italia. Quello del pasticcere è un mestiere molto impegnativo, si può arrivare anche a lavorare 13 ore di seguito. E se decidi di avere una famiglia, la questione si complica. A me si sono rotte le acque in laboratorio, per dire, e dopo una settimana ero di nuovo in piedi“, racconta, “e oggi siamo in quattro qui, tutte donne“.

A Dolciarte si possono arrivare a produrre 200 panettoni al giorno, con un requisito fondamentale: “la capacità di mantenere umidità, e quindi freschezza, per quasi un mese. E’ una questione di tecnica ed esperienza che non si finisce mai di acquisire. E naturalmente di amore per quello che fai“. Qual è la tua soddisfazione più grande? “Io adoro il lavoro di squadra, ma faccio fatica a riconoscermi dei risultati, vado a letto sempre arrabbiata con me stessa perché so che si può fare sempre meglio. E forse è questo il mio ingrediente segreto“.

  • Ferdinando |

    Sei, sicuramente, una donna eccezionale, e per questo anche una delle migliori pasticcere. Sono lusingato di conoscerti per la tua arte. Nando

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