#Shemeansbusiness: perché Facebook punta sull’imprenditoria femminile

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Un programma globale per supportare le donne che fanno impresa a far crescere il proprio business e ispirare tutte coloro che sognano di avviare un’attività imprenditoriale. È questo l’intento con cui Facebook e Instagram hanno creato #SheMeansBusiness, iniziativa lanciata in Italia in collaborazione con Fondazione Mondo Digitale (associazione no profit che si occupa di innovazione e inclusione), che si propone di formare, nel corso del 2018, 3500 donne. “Una pmi italiana su cinque (21,8%) è guidata da una donna. Mentre se guardiamo alle pagine Facebook di piccole e medie imprese, la percentuale di aziende che fanno capo a professioniste sale al 39%”, spiega Laura Bononcini, head of public policy di Facebook Italia, ad Alley Oop – Il Sole 24 Ore.

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Si tratta di numeri importanti che rivelano come le imprenditrici italiane siano consapevoli che i social network possano rappresentare un’importante vetrina per i propri prodotti o servizi. Un modo quindi per valorizzare il proprio business e farlo crescere. “Facebook e Instagram possono, infatti, aiutare concretamente le piccole aziende a crescere, fornendo a tutti i business accesso agli stessi strumenti affinché possano avere successo, indipendentemente dalla dimensione, le competenze, il settore industriale o la collocazione geografica”, continua la manager.

Per aiutare le imprenditrici in questo percorso Facebook formerà 32 coach di Fondazione Mondo Digitale, che a loro volta si occuperanno di formare 3.500 donne in tutta Italia nel corso del 2018. “Ogni partecipante – spiega Bononcini – avrà accesso a un training di circa due ore durante il quale le verranno insegnanti i metodi per valorizzare o il proprio business sui social network. Inoltre ci sarà un sito dedicato all’iniziativa dove verranno messi a disposizione di tutte le donne ulteriori materiali formativi. La piattaforma servirà anche per fare network, condividere storie e favorire il sostengo reciproco. Molte donne ci hanno infatti raccontato che quando hanno iniziato con la loro impresa tutti dicevano loro che non ce l’avrebbero mai fatta. Ecco, noi vogliamo invece dare a chi inizia il supporto di una community che dice esattamente il contrario: ce la puoi fare”.

L’Italia è il secondo Paese dell’area Emea in cui Facebook ha deciso di lanciare questa iniziativa che toccherà in tutto 15 nazioni. A spingere la multinazionale verso questa strada, la consapevolezza che, come dicono i dati economici, “quando le donne hanno la possibilità di migliorarsi, anche l’economia migliora”, ha dichiarato Nicola Mendelsohn, vice president Emea di Facebook. E il nostro Paese è sicuramente tra quelli che ne avrebbero più bisogno visto che, come dicono le stime del Censis, se l’Italia riuscisse a ridurre il divario di genere sul posto di lavoro (pari al 18,8%) del 25% entro il 2025, l’aumento delle donne attive (pari a oltre 300.000 nuove occupate) produrrebbe una crescita stimata del Pil italiano di circa il 2% (pari a 33,6 miliardi di euro).

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L’iniziativa – aperta a tutte le donne, indipendentemente dal loro lavoro o posizione professionale – partirà il prossimo 22 novembre da Roma e arriverà – nell’arco di tutto il 2018 – anche a Torino, Brescia, Busto Arsizio, Vicenza, Padova, Parma, Imperia, Arezzo, Pesaro, Chieti, Roma, Napoli, Cosenza, Matera, Termoli, Bari e Catania. Le donne interessate a partecipare possono già iscriversi alle sessioni di training di Fondazione Mondo Digitale tramite questo link.

  • livia papi |

    sono incuriosita, vorrei saperne di più. sono consulente, auditor, progettista, formatrice, insomma lavoratrice autonoma che si reinventa e si propone in molti modi. la visibilità è importante e FB uno strumento molto accessibile. fare rete, poi, è una conditio sine qua non, nel mio modo di lavorare. grazie.

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