Due terzi del debito sulle spalle delle donne: la faccia inedita del gender gap

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I sogni di riscatto, per le donne, costano di più. Due terzi in più. Lo dice l’American Association of University Women: negli Stati Uniti il 64% per cento del debito studentesco è sulle spalle delle donne. Eccola qui, un’altra delle facce inedite del gender gap. Quella dell’accesso economico agli studi universitari: dove le donne rappresentano sì il 57% di tutti i laureati, ma a quale prezzo?

In America la retta media per un anno di college ha raggiunto i 21mila dollari all’anno, mentre il grosso delle famiglie a stelle e strisce può contare su un reddito di poco più di 52mila dollari all’anno. Non è difficile capire perché quasi uno studente su due ricorre al cosiddetto prestito d’onore: l’istituto bancario anticipa i soldi per le tasse universitarie, lo studente li restituirà – con interessi calmierati – una volta che, laureato, avrà cominciato a lavorare.

Negli Stati Uniti oggi 44 milioni di ragazzi hanno contratto un prestito studentesco, per un totale di 1.300 miliardi di dollari di debito: 833 miliardi dei quali sono intestati a donne. Che non solo chiedono importi più elevati (circa 1.500 dollari in più all’anno), ma ai prestiti ricorrono più spesso: secondo i dati dell’associazione americana, alle porte degli istituti di credito bussa il 44% delle studentesse contro il 39% degli studenti maschi.

Come dobbiamo interpretare questo maggior ricorso femminile ai prestiti d’onore? Come un buon segno, che dimostra quanto sia forte la volontà di riscatto delle donne, soprattutto di quelle con meno possibilità economiche; o come il segnale cattivo che ancora oggi i soldi (scarsi) delle famiglie americane per l’università vengono  concentrati sugli uomini?

Una cosa è certa (e non fa pensare niente di buono): non solo le donne hanno più debiti, ma fanno anche più fatica a ripagarli. Per esempio, perché una volta sbarcate nel mondo del lavoro guadagnano circa un quarto di meno dei loro colleghi maschi. Succede, così, che il 34% delle studentesse diventate neoassunte l’anno scorso negli Stati Uniti hanno ammesso di far fatica a pagare l’affitto perché doveva contemporaneamente pagare anche le rate del prestito d’onore. E se faceva fatica un terzo delle bianche, figuratevi le ispaniche o le nere: rispettivamente, sott’acqua c’è finito il 42% delle prime e il 57% delle seconde.

E i maschi? A quattro anni dall’inizio del lavoro hanno mediamente già ripagato il 38% del proprio debito d’onore.

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