Sport : una festa per le mamme

serenawilliams2-af3ed6e7-3d68-4ea1-9843-724b2f30013eSerena Williams si è presentata al Met Gala di New York il primo Maggio mostrando il pancione: entro la fine dell’estate sarà mamma. Anche l’omonima ma italianissima Vanessa Nagni, capitana della Res Roma, madre di Francesco (come l’idolo Totti) ha un palmarés di più di 300 gol in 15 anni di carriera e fa quotidianamente dribbling tra gli impegni da mamma e gli allenamenti.

Quindi se sport e maternità sono un binomio possibile persino per le super-atlete anche una donna lavoratrice e madre può mantenersi in forma e godere di allegre endorfine vincendo la fisiologica pigrizia dopo una giornata lavorativa e l’isterica routine degli impegni dei figli.

Questo studio, pubblicato su Pnas, può essere uno stimolo in più: i ricercatori, infatti, hanno dimostrato come lo sport dia vigore all’ippocampo, che nel nostro cervello svolge un ruolo chiave per la memoria a lungo termine, dato che permette di immagazzinare nuove informazioni e creare nuovi ricordi. Scommetto che non esiste al mondo una mamma che non vorrebbe che la giornata durasse più di 24 ore. Avere questo spazio aggiuntivo di archiviazione nell’ippocampo sarebbe un dono prezioso.

mamanetsitoUna proposta che arriva da Israele è il gioco del Cachibol un misto tra pallavolo e palla rilanciata, pensato per le mamme al di sopra dei 35 anni e che sta prendendo piede anche in Italia. Il 6 Maggio a Forlì si è tenuto il Trofeo MamaNet ‘Città di Forlì’ organizzato dal comitato provinciale Aics di Forlì-Cesena e ha visto scontrarsi 18 squadre di mamme agguerrite. Per una volta sugli spalti compagni e figli a tifare per le mamme.

Sparse per l’Italia ci sono poi realtà affini di mamme che non hanno rinunciato al divertimento dello sport di squadra: cestiste, calciatrici che improvvisano tornei amatoriali e vivono la divertente realtà dello sport: dall’allenamento, ai campionati ed al terzo tempo. Momenti d’oro per trasformare lo stress in eustress, grazie alle gozzoviglie del terzo tempo e ai miracoli dell’ippocampo.

marilena-e1486054352259-600x381Insomma non ci si deve porre dei limiti, è possibile rimanere in campo anche da mamme e magari a fianco della propria figlia, come nel caso di Marilena Re (Capitano) che gioca nella stessa squadra di volley della figlia Marta Russello. Entrambe sono infatti atlete della ‘Santa Sofia’ di Licata in Prima Divisione: una squadra di sedicenni, con sole tre eccezioni..

Per domani 14 Maggio 2017 in programma una bella partita in campo per festeggiare La Mamma.

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