Il silenzio delle donne nella bufera del Pd

pdDove sono finite le donne del Pd, in questa battaglia all’ultimo voto per la scissione? Cosa pensano degli ultimatum orchestrati da D’Alema, dell’inflessibilità a oltranza di Matteo Renzi, dell’avanti-indietro del governatore Emiliano? Sono per l’unità, le donne del Pd?  Sono per la scissione? O sono scisse anche loro?

L’unica cosa certa è che non sono pervenute. Tranne Rosy Bindi, che è riemersa da un letargo di secoli rilasciando proprio ieri un’intervista alla Stampa, tutti i volti femminili che hanno segnato il Pd di ieri e quello di oggi latitano. Dov’è finito il ministro Anna Finocchiaro, che a lungo è stata nella direzione nazionale del Pd? E dove è finita Maria Elena Boschi, che al tempo del governo Renzi tesseva le fila della diplomazia del partito? Bonafé, Serracchiani, Madia, persino la desaparecida Alessandra Moretti, che in qualità di ex portavoce di Bersani potrebbe in fondo prendersi la sua rivincita. Non pervenute.

Alla segreteria di questo Pd ridimensionato si stanno candidando in tanti. Ma nemmeno una donna osa. Nessuna che si fa avanti, e si riserva un ruolo. È mancanza di coraggio o mancanza di appoggi?

All’indomani del referendum sulla Brexit, a giugno dell’anno scorso, la Gran Bretagna dovette affrontare giorni di grande sconquasso: le dimssioni di Camerun, la vile ritirata di Farage che pure era uscito vincitore dalle urne. Nella tempesta, fu una donna a riprendere il mano il timone, Theresa May. Possiamo discutere se stia guidando bene o meno la barca, ma dobbiamo tutti concordare che ha avuto del coraggio.

Anche l’Unione europea è afflitta da un quotidiano, progressivo sfilacciamento. In questa crisi delle istituzioni, l’unica a gettare sul tavolo un’idea ancora una volta è stata una donna, la cancelliera tedesca Angela Merkel: la sua Europa a due velocità, ipotizzata al vertice di Malta di qualche settimana fa, può piacere oppure no, ma almeno è uno straccio di idea da cui ripartire. Anche la cancelliera ha coraggio.

Ci sarà, nelle ore più drammatiche della storia del Pd, una donna che saprà fare un passo in avanti?