Quando il bullismo fa vendere le figurine

Hai appena finito di confrontare i piani di offerta formativa di due scuole primarie e di intervistare amiche e amici per decidere dove iscrivere tuo figlio (segretamente forse rimpiangendo i tempi in cui a tuo padre e tua madre era data la sola possibilità di mandarti nell’istituto più vicino a casa) che ti imbatti negli Skifidol. E capisci che la lotta per l’educazione della creatura comincia in salita (lo sospettavi, ma ora diventa una certezza). Perché le insidie peggiori possono nascondersi non in internet, ma nelle vecchie care figurine, che ai tuoi tempi raffiguravano i calciatori e oggi hanno i personaggi Skifidol: Gustavo Lacacca, ritratto appunto mentre mangia cacca; Caterina catarrosa, che vomita catarro; Eleonora Sonora, e da dove escano i suoni lo lasciamo immaginare.

skifidol2Fino a qui si può storcere il naso, ma insomma, si sa che sui bambini le funzioni corporali fanno una certa presa. Ma poi sotto ai personaggi leggi frasi tipo “Quando sono sveglio do il mio meglio, acchiappo il primo che passa e lo torturo a man bassa “, o “Ho una pizza come faccia, son sfigato e brufoloso…Non statemi vicino: sono un po’ pericoloso!”, o lo skifomessaggio (si chiama davvero così) “6 pelosa”. O ancora: “Mi fidanzo, poi mi stufo, e le cambio in un baleno: risolvo la questione con un bel pranzo al veleno” e “Sono una bomba sexy tutta italiana…davvero scostumata e pure scosciata”. O ancora: “Lo sa anche mia sorella che è cerebrolesa che non si mettono le dita dentro la presa”. E qui tutto il tuo ragionare su come combattere bullismo e sessismo fin da bambini si scontra con una realtà con cui non avevi neanche pensato di dover fare i conti. Anche perché una lettrice di Alley Oop, ci ha segnalato che questi album sarebbero distribuiti gratuitamente davanti ad alcune scuole.

skifidolOfficina Edicola, l’editore, specifica che si tratta di contenuti adatti a un pubblico di età maggiore di otto anni. E tante grazie, prima i potenziali clienti devono imparare a leggere. Intanto, mentre sulla pagina Facebook  dell’azienda qualche genitore si lamenta e si sente rispondere che “I contenuti editoriali sono ludici a sfondo grottesco/ironico (…) La censura e la repressione di espressione appartiene a una generazione retrograda non evoluta”,  un ragazzino, confermando che bisogna avere fiducia nelle nuove generazioni, sempre su Facebook chiede ai signori delle figurine Skifidol “Datemi  un motivo per comprarle”. La risposta è questa: “Fare una collezione che fa rabbrividire “quelli dei partiti e della politica bugiarda” (cit. testualmente) ma che piacciono da impazzire anche per il loro valore creativo a centinaia di migliaia di ragazzi normali”.

Col che la scelta della primaria passa in secondo piano e prende il sopravvento l’urgenza di spiegare a tuo figlio che se non amerà collezionare figurine che rappresentano bulli in azione (sì sì, in uno sfondo “grottesco e ironico” certamente, e come no, decodificabile da un bambino di otto anni) sarà normale lo stesso. E che questo suo eventuale gusto (o disgusto) non lo predisporrà necessariamente alle degenerazioni del politically correct e a un futuro di asservito dei poteri forti. Soprattutto, bisognerà spiegargli che prima ancora che dai “partiti e dalla politica bugiarda”, dovrà imparare a difendersi da certo marketing.


Ps: la redazione di Alley Oop ha deciso di non pubblicare le fotografie dell’album per non fare pubblicità alla pubblicazione.