Bilancio di fine anno: 5 cose che non ti aspetti sulla parità di genere

img_2395Un po’ prima della fine dell’anno, il World Economic Forum ha tirato una riga a sottolineare le 5 cose più sorprendenti emerse dal Gender Gap Report del 2016, il rapporto con cui l’istituto misura ogni anno lo stato della parità di genere nel mondo.

1) In Europa e negli Stati Uniti, dal 2006 a oggi la situazione del divario di genere non è migliorata. Queste due aree geografiche partivano meglio delle altre e non sono avanzate affatto, nel caso dell’Europa, oppure sono addirittura andate indietro, nel caso degli Stati Uniti, mentre aree come l’Africa e il Medio Oriente hanno fatto progressi evidenti e probabilmente anche molto combattuti. Da noi si dorme quindi su (scomodi) allori?

2) Ciò detto, il punto di partenza della misurazione ovviamente conta e, anche se non c’è da andarne fieri, nel caso dell’Europa pare che il divario di genere possa chiudersi entro “appena” 47 anni; l’America, come detto, è difficile da misurare, visto che va all’indietro; mentre l’Asia meridionale dovrà aspettare 1.000 anni e il Medio Oriente e il Nord Africa ancora qualche secolo. Quindi a noi Europee l’onere e l’onore di illuminare il cammino!

3) La terza sorprendente scoperta riguarda il fatto che “l’educazione non basta”. Il divario di genere si è infatti azzerato in 95 paesi per quanto riguarda la formazione universitaria e in 90 paesi per quella secondaria, eppure… questo sembra non aver avuto molto impatto sul cosiddetto “soffitto di cristallo”. Il divario di genere è stato infatti colmato al 66% per l’occupazione e all’86% per l’occupazione qualificata, ma solo al 36% per i ruoli manageriali. Educare le donne non sembra quindi bastare a garantire che poi arrivino a dare il proprio contributo alle decisioni economiche e sociali dei paesi.

4) Il perché, il World Economic Forum lo ipotizza subito dopo: in un modo o nell’altro, in tutto il mondo, le donne dedicano in media 4 ore al giorno a lavoro “non pagato” (e spesso nemmeno riconosciuto): 2,5 ore in più dei colleghi maschi.

5) La lista si chiude con una domanda: quanto vale dunque il “lavoro di cura”? Un’organizzazione americana, care.com, ha provato a mettere insieme tutte le professioni analoghe alla funzione per ora prevalentemente femminile nella cura della casa e della famiglia: una lista di 13 figure professionali pagate tra i 14 e i 17 dollari l’ora. Un intero mercato in buona parte oggi ancora invisibile e svalutato: il mercato “senza finanza” di chi si occupa degli altri.