Un secondo. Vallonia caput mundi.

Rumore di nocche nervose sul legno pesante. La porta si spalanca prima che venga accordato il permesso, uno schiaffo al protocollo, per fortuna l’uomo seduto alla scrivania all’ultimo piano del Langevin Block di Ottawa non si cura del protocollo.

Una donna di mezza età entra ticchettando. Occhi allarmati dietro gli occhiali dalla montatura austera. «Signor Primo Ministro…» ansima.

L’uomo si scosta il ciuffo dagli occhi. «Molly» risponde «Da quanto tempo lavoriamo assieme?»

«Da quando si è insediato, signor Primo Ministro, un anno fa.»

«Un anno e non hai capito? Devi chiamarmi Justin.»

«Justin, abbiamo un problema. Un grosso problema.»

L’uomo, di nuovo, non la lascia proseguire. In un anno, ha visto la sua segretaria in ansia troppe volte per preoccuparsi. «Per quanto sia grosso, questo è più importante.» Con le mani aperte indica l’ammasso di carte che ingombra la scrivania. «Domani parto per Bruxelles, c’è la firma del trattato di libero scambio con l’Unione Europea, sono 1600 pagine, devo prepararmi…»

«Ecco, Justin» calca sul nome. «Il volo per il Belgio è annullato. L’uomo sgrana gli occhi, Molly prosegue. «La Vallonia non voterà il trattato.»

«Come si fa a non votare un trattato che elimina il 98% delle barriere doganali? Si tratta di risparmi per centinaia di milioni all’anno. E poi…» Con un’espressione sempre più dubbiosa, l’uomo fruga tra le carte. Trova ciò che cerca. Legge ad alta voce un elenco. «Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro…» ventotto nomi che si concludono con «…Svezia, Ungheria.» Appoggia il foglio. «Ottimo scherzo, Molly, non ti facevo così spiritosa. La Vallonia. Bel nome, solenne, credibile. Ora mi dirai che anche la Kamčatka non ratifica il CETA.»

Molly sospira. La natura avrà anche dotato Primo Ministro di un fisico da boxeur e un sorriso da attore, ma a volte è davvero dura essere la sua assistente. «La Vallonia esiste, è una provincia del Belgio, conta tre milioni di abitanti, ci fanno anche una famosa gara ciclistica.»

Il Primo Ministro si massaggia le tempie. «Quindi questa…cosa di tre milioni di abitanti, che non è neanche uno stato, può bloccare un trattato di cui beneficiano cinquecento milioni di persone? Ma chi ha scritto la costituzione europea? Topolino?»

«Al limite Tin Tin, visto che parliamo di Belgio.»

«Sei uno spasso, Molly, adesso lasciami da solo che devo decidere cosa fare.»

La donna annuisce, si gira impettita ed esce dalla stanza chiudendo dietro di sé la porta. A quel punto, Justin Trudeau si alza e va verso la libreria che occupa una delle pareti. Cerca un atlante geografico e quando lo trova inizia a sfogliare le pagine.

Un secondo e si convincerà che la Vallonia esiste per davvero. E che dovrà attaccarsi al telefono per convincere quegli sciamannati di là dall’oceano.