Un buon motivo per comprare un abito da sogno all’asta (cucito nella sartoria del carcere femminile di Venezia)

L’abito è bellissimo: senza maniche, di seta in vari toni del rosa, la gonna ampia un po’ a palloncino. Il modello si chiama “Valentina” ed è all’asta su eBay (iniziata il 26 agosto), dove si può fare la propria offerta. Lo hanno cucito le detenute che lavorano nella sartoria del carcere femminile di Venezia, all’interno di un progetto che si è fatto conoscere – e apprezzare – in tutto il mondo.

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E da ieri, 30 agosto 2016 – giorno inaugurale della Mostra del Cinema di Venezia – grazie all’intervento del presidente della Biennale, Paolo Baratta, la Cooperativa Il Cerchio, specializzata nel reinserimento lavorativo di detenuti, ex detenuti e persone soggette a pene alternative, può, per il terzo anno, esporre le creazioni della sartoria in un negozio allestito proprio vicino al palazzo del Cinema, il primo nel sottoportico d fronte all’hotel Excelsior (dal 30 al 10 Settembre 2016 dalle 10 fino a sera)

bancolotto2Al di là dell’evento mondano, le produzioni made in Casa di Reclusione delle Donne (che si trova alla Giudecca) vengono esposte e vendute nell’unico punto vendita in zona Arsenale, il Banco Lotto N°10.

Il modello più venduto è quello ispirato agli anni d’oro: la gonna a ruota, ampia, femminile, il più richiesto in assoluto.

Il negozio si è fatto conoscere non solo dai veneziani, ma anche dai turisti di ogni angolo del mondo: fresco fresco è un ordine arrivato da una signora inglese a Venezia per il 50° di matrimonio. E grazie anche alla pagina Facebook, proprio dai Paesi stranieri arrivano la maggior parte degli ordini che stanno portano il Banco a programmare, a breve, lo sbarco nell’e-commerce: proprio a questo serviranno i fondi raccolti con le aste online.

bancolotto3Nella casa di reclusione la Cooperativa il Cerchio gestisce diverse attività: c’è una lavanderia industriale – l’unica del centro storico – che lavora per pensioni e foresterie, ma anche per l’Harry’s bar e il Grand Hotel Molino Stucky, e c’è la sartoria dalla quale escono abiti, giacche, borse. Nel maggio 2003, con il contributo di Regione, Provincia e Comune, è stato aperto il negozio di Castello (in Salizada sant’Antonin).

Negli anni molte detenute hanno potuto studiare (con i  fondi europei del progetto Riuscire) e hanno ottenuto il diploma di maestre d’arte costumiste o di modiste. Sempre grazie a fondi europei si è passati da una macchina da scrivere e pochi tavoli da lavoro a un’attrezzatura all’altezza. Oggi la sartoria produce anche per il Gran teatro La Fenice, per cui realizza abiti di scena, e collabora con aziende come Rubelli, Fortuny e Bevilacqua, confezionando su tessuti pregiati modelli ispirati al 700 veneziano rivisitato.

bancolotto4E lo scorso 3 luglio è andata in scena una serata di beneficenza al Teatro La Fenice proprio per le detenute del Carcere femminile, con il ricavato devoluto a iniziative per il loro recupero e reinserimento delle donne della Casa di reclusione femminile della Giudecca: tutti i dipendenti della Fenice, l’Orchestra e il Coro, i tecnici, il personale amministrativo, il personale di sala e tutti i dipendenti del Teatro hanno prestato servizio a titolo gratuito.

Un lavoro apprezzato, quello della sartoria, tanto da far rientrare il Banco Lotto n. 10 nella “Louis Vuitton guide Venice”, la guida che dal 1998 seleziona una serie di indirizzi e recapiti (ora anche in versione App). Oggi nella sartoria lavorano sei donne ristrette (tre con borse di studio del Comune) e due esterne.