I tre primi passi per un profilo LinkedIn di successo

Stiamo facendo il possibile per raccontare qual è il nostro talento?

linkedin_businessEra la domanda con cui chiudevo il mio ultimo pezzo, Sei regole per avere successo sui social network. In quell’occasione abbiamo visto come possa essere affrontata una prima revisione del nostro posizionamento online in termini di personal branding, e per quanto riguarda LinkedIn, ci eravamo appunto lasciati con questo quesito.

Diamo per scontato di essere già parte di quei 9 milioni circa di utenti italiani iscritti a LinkedIn (sui 414 a livello globale), e che abbiamo compreso che avere un profilo LinkedIn oggi sia una opportunità personale, prima ancora che professionale e aziendale. Il nostro profilo professionale evolve e noi lo possiamo descrivere online, ci connettiamo a chi incontriamo e conversiamo con persone note e nuove condividendo contenuti di valore. La nostra identità digitale viene forgiata così consapevolmente.

Che una foto profilo adeguata ci garantisca un miglior esito lo abbiamo già detto, ora vediamo quali sono i primi tre passi da compiere che ci permettono di costruire un profilo più efficace e di porre le basi per un utilizzo migliore di LinkedIn, ancor prima di disseminare contenuti di valore che trasmettano il nostro talento.

1) Personalizzazione delle impostazioni di privacy.
Perché lo dobbiamo fare? Se e solo se impareremo a governare il più possibile il comportamento della piattaforma ne faremo un uso proficuo che ci permetterà di raggiungere i nostri obiettivi. Il pannello di controllo ci garantisce di personalizzare la nostra esperienza e di scegliere, o meno, di condividere tutti i nostri cambiamenti con la nostra rete di primo livello. È bene che la nostra rete sappia se e quando affronteremo dei grandi cambiamenti ma tutte le micro modifiche di una revisione globale non se le merita proprio nessuno.

Come fare per raggiungere il pannello di controllo? Cliccando sull’icona in alto a destra raffigurante la nostra foto profilo apparirà un elenco da cui scegliere “Privacy & Settings”. Ora è il momento di studiarsi tutte le voci del pannello e di agire passo passo nella personalizzazione.

2) Modifica della vanity url e del profilo pubblico.
La vanity url è il nostro indirizzo unico su LinkedIn, un po’ come un codice fiscale che ci viene assegnato al momento dell’iscrizione. È un codice alfanumerico che può essere personalizzato perché la url risulti più pulita, solo col nostro nome e cognome.
Il profilo pubblico è quello permettiamo che gli altri, utenti esterni a LinkedIn, non connessi a noi, che raggiungono il nostro profilo direttamente da un motore di ricerca, possono consultare liberamente, senza filtri.

Perché lo dobbiamo fare? Un indirizzo unico (url) pulito può essere inserito in calce ad una email, come parte della nostra firma digitale, su un biglietto da visita, nella scheda dei contatti del nostro curriculum vitae, nella sezione del sito dell’azienda per cui lavoriamo come nostra scheda di approfondimento, come call to action per dire implicitamente a chi ci conosce: “sono su LinkedIn, se clicchi qui vedi il mio profilo e ci possiamo connettere”.
Un profilo pubblico sotto controllo ci permette di avere un maggior controllo di ciò che stiamo comunicando al pubblico.

Come fare per personalizzare la vanity url e le informazioni pubbliche? Dal pannello “Privacy & Settings” (raggiunto anche per lo scopo di cui sopra) andremo a personalizzare le informazioni “Your public profile URL” e “Customize Your Public Profile” come più desideriamo.

3) Revisione delle informazioni di contatto.
Perché lo dobbiamo fare? Sembrerà assurdo ma spesso è la sezione meno aggiornata e contiene vecchi numeri di telefono, indirizzi email che non consultiamo più e siti internet di aziende dove non lavoriamo.

Come fare per personalizzare i dati di contatto? In modalità “modifica profilo” possiamo modificare tutti i dati che ci riguardano e inserire ciò che manca per essere contattati dalla nostra rete di primo livello.